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COMUNICATI STAMPA

comunicato stampa 11 aprile 2023

Bonsignore (Cimo Sicilia): “All’ASP di Agrigento si avviano le stabilizzazioni ma non per tutti”. Cinque Nefrologi fanno ricorso al TAR sostenuti dal sindacato

Dopo la firma del Protocollo d’intesa sulle stabilizzazioni dei precari della sanità, non tutte le ASP sembrano avere recepito gli input dell’assessore regionale della Salute Giovanna Volo, in particolare quello di dare la priorità alle stabilizzazioni rispetto alle procedure concorsuali”. Lo dichiara il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore che aggiunge: Per la direzione aziendale dell’ASP di Agrigento le stabilizzazioni vanno fatte, ma non per tutti. Con una recente delibera in cui vengono avviate le procedure di stabilizzazione, l’Asp ha infatti escluso, immotivatamente, ben cinque posti da destinare ad altrettanti dirigenti medici già da tempo con contratto a tempo determinato e in possesso dei requisiti per la trasformazione del contratto a tempo indeterminato”. “Per la sola Nefrologia - continua Bonsignore - la scelta è stata quella di espletare una nuova procedura concorsuale, nonostante vi sia ormai una consolidata giurisprudenza che ha più volte sancito come le stabilizzazioni siano prioritarie rispetto a mobilità e concorsi e dimenticando che la stessa Costituzione Italiana all’art. 97 dispone che i pubblici uffici sono organizzati in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”. “Ad Agrigento, dopo aver provato inutilmente a far presente alla direzione aziendale che prima di espletare procedure concorsuali è prioritario verificare tutti le posizioni da destinare alla stabilizzazione - sottolinea il sindacalista - si è dovuto adire un ricorso al TAR, sostenuto da CIMO e presentato dai cinque Nefrologi esclusi dalla procedura di stabilizzazione. La direzione aziendale ha scelto di espletare un concorso pubblico, in barba oltre che a reiterati input assessoriali anche a Sentenze del Consiglio di Stato, ultima in ordine di tempo quella del 14 febbraio 2022, nella quale viene ancora una volta ribadita la prevalenza della stabilizzazione rispetto alle procedure concorsuali rispetto alle quali le Aziende ed Enti della Pubblica Amministrazione devono motivare la scelta, tenendo conto delle finalità di contenimento della spesa, in relazione ai costi derivanti dall’espletamento delle nuove procedure concorsuali”. “Auspichiamo, ancor prima della pronuncia del TAR - conclude Bonsignore - l’intervento dell’Assessore regionale della Salute per riportare nei binari della legittimità le azioni intraprese dal Commissario Straordinario dell’ASP di Agrigento, Dott. Mario Zappia, e allo stesso tempo per evitare che altri intraprendano percorsi difformi a quanto concordato tra Assessore e Organizzazioni sindacali e previsto da norme di legge e plurime sentenze”. 

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Salvo Messina                                                                        

Giornalista                        

Tessera Ordine n. 70152       

comunicato stampa 1 aprile 2023

Via libera al protocollo d’intesa per stabilizzare i precari della sanità. Bonsignore (CIMO Sicilia): “Abbiamo firmato per senso di responsabilità e per evitare di bloccare l’intera procedura”

CIMO Sicilia ha firmato ieri, venerdì 31 marzo, il protocollo d’intesa tra Assessorato regionale alla Salute e Organizzazioni sindacali che stabilisce i criteri con cui si potrà procedere alla stabilizzazione del personale precario della sanità (dirigenti medici e sanitari, operatori sanitari e personale amministrativo) nonostante diverse altre sigle del settore si sono astenute dal siglare l’accordo.     “Abbiamo firmato il protocollo d’intesa sottopostoci dall’Assessore regionale della Salute, Giovanna Volo per senso di responsabilità – dichiara il Segretario Regionale CIMO Giuseppe Bonsignore - e per evitare il rischio di bloccare o rinviare a data da destinarsi l’intera procedura”.   “Dispiace per la spaccatura delineatasi alla fine tra le sigle sindacali - continua Bonsignore – ma non condividiamo le posizioni assunte da altri dal momento che l’Assessore ha oggi dimostrato una significativa apertura, accogliendo diverse richieste avanzate dalle Organizzazioni sindacali, emendando il testo originario con l’impegno di emanare entro 15 giorni una Direttiva ai Commissari delle Aziende Sanitarie siciliane in cui sarà ribadita la priorità delle procedure di stabilizzazione sulla mobilità e su quelle concorsuali (peraltro stabilite in una giurisprudenza ormai consolidata)”.“Da parte nostra – conclude Bonsignore – non c’è stato quindi un atto di fede nei confronti dell’Assessorato ma la presa d’atto di impegni precisi inseriti nello stesso Protocollo firmato ieri che non ha fatto altro che richiamare la normativa vigente in materia di stabilizzazioni dei precari e, sulla base di questa, indicare i criteri di priorità per l’accesso alle procedure da seguire”.

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Salvo Messina                                                                        

Giornalista                         T

essera Ordine n. 70152       

comunicato stampa del 23 marzo 2023

Assemblea degli iscritti CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) di Agrigento. Il segretario regionale Bonsignore: “Emerse gravi criticità negli organici dei medici e nella gestione del personale”

Si è svolta giovedì 23 marzo scorso, presso l’Aula Formazione dell’Ospedale S. Giovanni di Dio, l’assemblea degli iscritti CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) dell’ASP di Agrigento.         Alla presenza del segretario aziendale, Dottoressa Rosetta Vaccaro, del segretario regionale Giuseppe Bonsignore, del segretario regionale amministrativo Renato Passalacqua e del presidente federale CIMO-Fesmed della Sicilia Riccardo Spampinato, si è svolto un interessante dibattito sulle più rilevanti criticità presenti all’ASP di Agrigento. Nel corso dell’assemblea, è intervenuto il legale di riferimento di CIMO Agrigento, Avv. Gaetano Mattina, che ha illustrato alla platea degli iscritti quanto fatto finora sotto il profilo legale, viste le mancate risposte dei vertici aziendali alle richieste sindacali.  “In attesa di riscontro all’esposto inviato all’Ispettorato Regionale del Lavoro, all’Assessorato Regionale della Salute e all’Assessorato Regionale del Lavoro, sul mancato rispetto delle norme di Legge e contrattuali in materia di orario di lavoro, di giusto riposo e di mobilità d’urgenza, impropriamente adoperata dall’ASP di Agrigento – dichiara Giuseppe Bonsignore - si è posta sul tappeto l’ipotesi di un esposto alla Procura della Repubblica per il comportamento omissivo dei vertici dell’ASP in merito alle politiche per il reclutamento del personale, che valuteremo nel breve periodo”.  “Da troppo tempo – afferma Riccardo Spampinato – i medici di varie Unità Operative vengono sottoposti a vere e proprie vessazioni che vanno a detrimento della vita sociale e familiare di ognuno di loro, visto che non hanno più giorni di ferie e o riposi e, soprattutto, in virtù del fatto che vengono raggiunti da provvedimenti di mobilità quasi settimanalmente, attraverso i quali sono costretti a sobbarcarsi 50 km per andare a lavorare presso strutture diverse da quella di appartenenza a causa della cronica carenza di personale che l’ASP non riesce o non vuole a sanare”. “Purtroppo fino ad oggi conclude Bonsignore – sia l’Ispettorato del Lavoro che gli Assessorati coinvolti da CIMO hanno fatto orecchio da mercante, non fornendo alcuna risposta e non impartendo i dovuti input ai vertici di un’Azienda Sanitaria che appare oggi letteralmente allo sbando. Forse sarebbe il caso di pensare all’invio di un Commissario ad acta all’ASP di Agrigento che riesca finalmente a sbloccare le procedure di reclutamento e a inviare i vincitori di concorso laddove veramente esistono le carenze e non dove fa più comodo e magari in soprannumero”.

 

 

 

 

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Salvo Messina                                                                        

Giornalista                        

Tessera Ordine n. 70152     

Comunicato stampa del 17 marzo 2023

 Bonsignore (CIMO Sicilia): “Bene l’Assessorato regionale alla Salute sulle assunzioni di medici anestesisti e di pronto soccorso. Ora i Commissari procedano celermente”

“Finalmente cadono i paletti precedentemente previsti dall’Assessorato regionale della Salute sulle assunzioni di personale medico dell’emergenza/urgenza”. Lo dichiara il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore. “Finora, pur mancando medici rianimatori e di pronto soccorso - sottolinea Bonsignore - le precedenti disposizioni assessoriali prevedevano, anche in presenza di graduatorie concorsuali valide, la possibilità di assumere questo personale in maniera contingentata, ponendo un tetto dell’80% rispetto ai posti vacanti. Adesso, l’Assessore della Salute, Giovanna Volo e il dirigente generale ad interim della Pianificazione Strategica Salvatore Requirez, aggiustano il tiro, consentendo alle Aziende sanitarie siciliane di coprire tutti i vuoti in organico”.  “Con una Circolare indirizzata a tutti i Commissari delle Aziende sanitarie - evidenzia il sindacalista - i vertici dell’Assessorato forniscono, a modifica delle precedenti indicazioni forniscono le dovute autorizzazioni alle Aziende a procedere alle assunzioni di personale medico nelle aree dell’emergenza/urgenza in linea con le previsioni annuali di piani di fabbisogno previsti ed approvati, avuto riguardo all’equilibrio economico-finanziario”. Prevista anche la possibilità di includere nelle procedure concorsuali gli specializzandi delle discipline interessate in modo tale da assumerli a tempo indeterminato non appena costoro avranno conseguito il titolo della specializzazione. Infine, viene ribadito il diniego a ricorrere alle esternalizzazioni dei servizi dell’emergenza/urgenza. “I vuoti in organico vanno colmati - conclude Bonsignore - “con il ricorso programmato e tempestivo al reclutamento del personale a copertura dei posti vacanti del piano di fabbisogno e delle dotazioni organiche approvate dall’Assessorato”.

 

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Salvo Messina                                                                        

Giornalista                        

Tessera Ordine n. 70152                           

COMUNICATO STAMPA DEL 16 MARZO 2023

Ospedale San Vincenzo di Taormina. Il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore, lancia il grido d’allarme: “A rischio di chiusura i reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica”

 

Non più previste in Pianta Organica dell’ASP Messina le strutture d’eccellenza attive nel Presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina in convenzione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma”. A lanciare il grido d’allarme è il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore.

“Con il parere favorevole delle Giunta Regione Siciliana alla rideterminazione della Dotazione Organica e del Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, adottato con Delibera n. 116 dello scorso 3 marzo - evidenzia Bonsignore - potrebbe ufficialmente interrompersi l’attività dei reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia attivi dal 2001 nell’ambito del Centro Pediatrico istituito presso il Presidio ospedaliero S. Vincenzo di Taormina”. Bonsignore si chiede “quali prospettive quindi possono prevedersi per la cura di migliaia di piccoli pazienti? Rivolgersi a strutture private o ritornare ad affrontare viaggi della speranza? Quali impegni potranno prendere in tal senso i candidati a sindaco del Comune di Taormina che verrebbe “scippata” di un presidio di eccellenza”?

“Fonti interne e sindacali - aggiunge il sindacalista dei medici ospedalieri - segnalano gravi carenze nella gestione della rimodulazione, priva di adeguati correttivi in ordine alla continuità assistenziale. Allo stato, invero, le prestazioni sanitarie risultano, in assenza di comunicazioni e disposizioni da parte dell’ASP né della Direzione di Presidio, impropriamente rese da personale medico ed infermieristico inquadrato dal 2001 in reparti - cardiologia pediatrica e cardiochirurgia pediatrica - oggi non più previsti, con evidenti riflessi in merito alle coperture assicurative di legge ed alla puntuale individuazione dei soggetti responsabili per le attività svolte in un settore ufficialmente non più riconosciuto dall’Azienda”. "Possibile causa della mancata previsione organica sarebbe, secondo indiscrezioni, da imputare al mancato finanziamento dell’attività, che se per tutti questi anni è stata economicamente inserita nel tetto di spesa del personale dell’ASP, inspiegabilmente sembra oggi non trovare più adeguata copertura, potendosi lecitamente ipotizzare il dirottamento dei fondi verso altri settori dell’Azienda. Ragione per la quale è prevedibile a breve uno stato di agitazione del personale interessato che porterebbe all’interruzione delle attività del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo proprio a causa della soppressione dei due reparti, gestiti da personale specificamente formato ed operante si dal 2001 nel delicato settore della cardiochirurgia pediatrica. Riferimento che la volontà politica intende da tempo realizzare a Palermo - sottolinea Bonsignore - transitando oggi da una modifica dell’assetto organico regionale di settore, che, ancor prima di assicurare, non solo la funzionalità ma l’esistenza stessa di strutture nel capoluogo idonee ad assolvere l’importante missione in abito cardiochirurgico pediatrico - allo stato non risultano realizzati neppure i locali - provocherebbe in tal modo la dismissione di un polo d’eccellenza, quale il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo, capace di assicurare il dovuto livello assistenziale in un settore di altissima specializzazione, riconosciuto e premiato in ambito internazionale (da ultimo quale Centro di Eccellenza Europea per l’utilizzo di supporti extracorporei come metodica salvavita)”. “Tutto ciò - conclude Bonsignore - nonostante le ampie rassicurazioni che la competente commissione legislativa dell’ARS ha nel tempo profuso – da ultimo in occasione della seduta della Commissione del 10 gennaio u.s. - ai sindaci del distretto ed ai rappresentanti di categoria a vari titolo interessati, prospettando addirittura una prosecuzione del rapporto con la struttura romana per ulteriori quattro anni”.

 

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Salvo Messina                                                                        

Giornalista                        

Tessera Ordine n. 70152